Roberta
Sab 10 Dicembre 2016
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Questa è una delle forme di comunicazione più utilizzata da Micio: il suo corpo è una fonte costante di messaggi indirizzati a chiunque gli stia intorno in ogni momento della sua vita, perfino con la posizione prescelta quando dorme ci sta dicendo qualcosa se siamo in grado di leggere il suo messaggio!
Andiamo a conoscere meglio questo linguaggio corporeo prendendo in esame, come prima cosa, le parti fondamentali del corpo del gatto da imparare ad osservare: la coda, la testa, le orecchie e gli occhi ( per praticità e chiarezza, riporterò alcune tabelle facilmente comprensibili ed esaustive tratte dal libro “Tout sur la psychologie du chat” di J. Dehasse ).
p.s. le immagini delle tabelle possono risultare troppo piccole da leggere, ma basta cliccarci sopra per vedere le immagini a tutto schermo e leggerle comodamente.
la coda:
la testa e le orecchie:
gli occhi: quando osserviamo gli occhi di micio dobbiamo prestare attenzione anzitutto alla dilatazione della pupilla, infatti questa si dilata o restringe non solo in condizioni diverse di luminosità ( quando c’è più luce la pupilla è contratta, mentre è dilatata quando c’è meno luce ), ma anche in relazione a stati d’animo particolari: un gatto sotto stress avrà le pupille dilatate, che sono quindi un segnale di paura, rabbia, spavento improvviso, ecc., mentre se le pupille sono relativamente contratte è segno che micio non sta vivendo alcun particolare stress emotivo. ATTENZIONE: quando Micio è seriamente in collera può avere le pupille molto contratte, anziché dilatate, è può essere un chiaro segnale di un attacco imminente, quindi se anche il resto del corpo vi dà segnali di collera non vi avvicinate! Le palpebre sono completamente aperte quando il gatto è attento a qualcosa, oppure ha paura o è arrabbiato, mentre le palpebre rimangono socchiuse quando Micio si gode le coccole ( da parte di un umano o di un altro animale, come quando i gatti si leccano tra di loro ), quando si accoppia, quando fa le fusa e quando fa i suoi bisognini. Quando due gatti si fissano negli occhi molto probabilmente stanno per attaccarsi, mentre se distolgono lo sguardo lanciando solo un’occhiata ogni tanto all’altro vuol dire che non hanno intenzione di scontrarsi.
Ovviamente, quando osserviamo un gatto dobbiamo riuscire a leggere i segnali di tutte ( o perlomeno la maggior parte de ) le parti del suo corpo contemporaneamente, perché solo così saremo sicuri di interpretare nel modo giusto quello che ci sta comunicando; ecco, allora, una tabella che riassume le principali espressioni di occhi, orecchie e viso tutte insieme, per farci un’idea un po’ più chiara di come appare Micio in certi stati d’animo:
E l’uomo?
L’uomo, come abbiamo già visto nell'articolo “La Voce”, è un gran chiacchierone, ma fa anche un’innumerevole serie di movimenti per lo più involontari con tutto il corpo ed in particolare con le mani ed il volto, andiamo allora a vedere cosa ne pensa Micio della nostra comunicazione corporea.
le mani: le nostre mani, per un gatto, sono enormi, sono delle lunghe e grandi zampe all’estremità delle nostre lunghissime braccia, e non è sempre facile per un gatto capire che non rappresentano un pericolo per lui ( preferisco non prendere neanche in considerazione l’eventualità in cui un umano utilizzi le sue mani per arrecare effettivamente un danno al suo gatto, qui parlerò solo per coloro che non contemplano alcuna forma di violenza! ), anche perché un gatto utilizza le sue “mani” molto spesso come armi per acciuffare le sue prede o per difendersi o attaccare in una lotta, quindi è piuttosto normale che, soprattutto se non è stato abituato agli umani fin da piccolo, abbia inizialmente delle difficoltà a farsi toccare e accarezzare e a fidarsi delle nostre mani. C’è anche da dire che l’umano molto spesso viene preso dal desiderio incontrollabile di fare a tutti i costi le coccole al gatto, in totale buona fede ma senza rendersi conto del fastidio e dello stress che può invece causare al povero micio che si vede all’improvviso “aggredito” da queste zampone glabre di cui non si fida nemmeno tanto, quindi è fondamentale, quando accarezziamo e coccoliamo Micio, osservare i segnali del suo corpo per capire se è una cosa piacevole per tutti e due oppure gli stiamo dando un po’ fastidio. IMPORTANTE: i gatti non perdonano, nel senso che se insisteremo a toccare Micio nonostante lui ci dimostri di essere infastidito, molto probabilmente otterremo come risultato un bel graffio o morso e, peggio ancora, perderemo la sua fiducia; fidatevi, riconquistare la fiducia di un gatto è un’impresa titanica, quindi bisogna impegnarsi a non perderla!
gli occhi: come con la maggior parte degli animali, è sempre meglio evitare di guardare fisso negli occhi il nostro gatto troppo a lungo perché potrebbe interpretarlo come una minaccia e magari scappare da noi, o anche provare a darci un graffio preventivo; è molto carino, invece, guardarlo socchiudendo un po’ gli occhi, in questo modo non solo gli daremo il messaggio che siamo amichevoli ma molto probabilmente otterremo anche di rimando una sua risposta, socchiuderà infatti a sua volta gli occhi e così ci saremo detti “ti voglio bene” nel modo migliore.
la bocca: anche in questo caso, la nostra bocca risulta, agli occhi di un gatto, veramente enorme e non tutti i gatti gradiscono vedersela avvicinare alla faccia ( anche se la nostra intenzione è di dargli un bacio! ), quindi il consiglio è di avvicinare il nostro viso portando avanti il naso e poi, semai, una volta entrati in contatto con il naso possiamo azzardare qualche bacino sempre facendo attenzione alle reazioni del gatto.
Tutto questo è solo l’inizio, diciamo la base fondamentale per cominciare a capire il linguaggio corporeo del gatto e la sua interpretazione del nostro, ma ci sono ancora molte cose da prendere in esame, come ad esempio la postura ed il comportamento sociale ed individuale sia del gatto che dell’umano, quindi vi aspetto al prossimo capitolo per continuare questo viaggio nel mondo comunicativo di Micio e Uomo!
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