Roberta
Gio 5 Ottobre 2017
0
Cambiare casa è un avvenimento molto importante nella vita di una persona, ma lo è ancora di più nella vita di un Gatto.
Fino a non molti anni fa c'era la convinzione che un gatto si legasse solo alla casa e non alle persone, ovviamente questa visione è errata sotto molti punti di vista, ma nasconde una piccola verità: il territorio per un gatto è un aspetto fondamentale della sua esistenza, nel suo territorio Micio si sente sicuro, ha accesso a tutte le sue risorse primarie, è un luogo protetto in cui potersi rilassare e dormire in tranquillità, è il luogo in cui poter soddisfare i suoi bisogni e vivere sereno. Un cambio repentino di territorio, quindi, mette sempre Micio in una condizione di forte stress, ed è necessario seguire alcuni accorgimenti per far sì che l'esperienza sia meno traumatica possibile.
Prima di tutto, ricordiamoci che un gatto vive in un mondo di odori che noi non possiamo neanche immaginare, è attraverso gli odori che riconosce un luogo come familiare ed è sempre attraverso l'odore che cerca informazioni sullo spazio in cui si trova, di conseguenza sarà indispensabile, nel momento in cui cambiamo casa, portare con noi quante più cose possibile con l'odore della vecchia casa e soprattutto tutti gli oggetti che appartengono a Micio. Spesso un trasloco ci sembra l'occasione perfetta per buttare via quel vecchio tiragraffi tutto consumato oppure per cambiare le vecchie ciotole con delle bellissime ciotole nuove di zecca, ma in realtà non c'è momento peggiore per farlo! Un gatto che, oltre a ritrovarsi in un territorio sconosciuto, perda anche tutti i suoi punti di riferimento olfattivi sulle sue risorse primarie sarà un gatto fortemente angosciato e vivrà molto male il cambiamento.
Una buona tecnica è quella di passare un panno con l'odore di Micio su tutti i mobili e gli oggetti nuovi, per aiutarlo a sentirli un po' più familiari e un po' meno spaventosi.
C'è poi il discorso dello spazio: noi umani non vediamo l'ora di vivere tutta la casa nuova, ogni stanza, ogni spazio disponibile, ma per Micio trovarsi all'improvviso in uno spazio molto ampio e sconosciuto può essere una fonte di ansia. Meglio, allora, inizialmente fargli conoscere solo una parte della casa per poi gradualmente dargli il tempo di ambientarsi e scoprire poco alla volta il resto delle stanze a disposizione. I tempi necessari perché un gatto si abitui ad una nuova casa variano enormemente da gatto a gatto, sono individui unici esattamente come noi e quindi hanno ciascuno il proprio carattere e i propri tempi per adattarsi a cambiamento.
Nel caso in cui la nuova casa abbia la possibilità di vivere anche l'esterno, è di fondamentale importanza non fare uscire subito Micio appena arrivati: il gatto deve avere il tempo (almeno qualche giorno) di imparare a riconoscere la nuova casa come il suo nuovo territorio di riferimento, deve prima ambientarsi e ristabilire l'ordine delle sue risorse e delle sue abitudini, e solo quando l'interno della casa sarà diventato un luogo sicuro e familiare, allora sarà possibile fargli conoscere anche l'esterno.
Lasciare che il gatto esca in giardino appena trasferiti significa correre l'altissimo rischio che Micio si incammini per cercare di tornare nel suo vecchio territorio, o che si allontani spaventato da rumori che non conosce, con l'alta probabilità che si perda o che vada incontro a rischi per la sua incolumità in un territorio sconosciuto senza ancora avere alcun punto di riferimento sicuro per tornare in quella che gli umani chiamano già "casa" ma che per lui è un territorio ancora estraneo e spesso vissuto come ostile.
Quando cambiamo casa e portiamo con noi i nostri gatti, ricordiamoci che loro non sono piccoli umani, hanno un modo di vivere e percepire le esperienze completamente diverso dal nostro, è quindi importante preoccuparci di fare le cose nel modo giusto anche per loro, nel rispetto di quelle differenze di specie che rendono così bella e unica la convivenza dell'uomo con altri animali.
Aggiungi un commento